Fantascienza - romanzo breve (73 pagine) - Un capolavoro del maestro del cyberpunk, tra amore per l’informatica dei primordi e contrapposizione di culture agli antipodi. ROMANZO BREVE FINALISTA PREMIO NEBULA
Ormai la tecnologia della comunicazione immadiata e pervasiva fa parte della nostra vita. Non è facile allora immaginare come possa essere trasferirsi in un paese dove l'informatica è ferma a decenni fa, dove un embargo impedisce la diffusione e l'uso di telefoni, telecomunicazioni, computer moderni. Turner Choi è un cittadino canadese che si trova in Brunei per motivi di lavoro. L'embargo non lo ferma e sfruttando le sue conoscenze informatiche riesce, con mezzi di fortuna, a mettere in piedi un modo per comunicare via rete, ma questo lo porta sulla strada di traffici loschi e pericolosi. Un'affascinante ambientazione retro-cyberpunk che è valsa a Bruce Sterling la finale al Premio Nebula 1985.
Bruce Sterling, texano nato nel 1954, è stato il fondatore del movimento Cyberpunk ed è una della figure più influenti della fantascienza. Curatore della leggendaria antologia Mirrorshades, autore di romanzi come Isole nella rete, La macchina della realtà (con William Gibson, uno dei primi romanzi steampunk), Caos USA, ma anche di saggi seminali come Giro di vite contro gli hacker. Da sempre interessato alla tecnologia e ai suoi effetti sulla società e sull'essere umano, collabora con Wired, Repubblica, La Stampa. insieme alla moglie Jasmina Tešanović. Da alcuni anni vive a Torino. Ha vinto il Premio John Wood Campbell Memorial nel 1989, due volte il Premio Hugo (1997 e 1999), il Premio Locus e il Premio Arthur C. Clarke.