Annina è fortunata: è nata in una famiglia bene della Milano anni Sessanta, suo padre ha un lavoro importante e sua madre è una donna vivace ed eccentrica, pronta ad appassionarsi alle grandi cause. Ha anche un fratello gemello, Ettore, che non potrebbe essere più diverso da lei ma a cui è legata in modo viscerale da un legame che niente può dissolvere. Quando nel 1967 si iscrive al Liceo Classico Carducci, Milano è percorsa dalle avvisaglie del 1968 e per lei, figlia di un ex partigiano nata in una famiglia progressista, sarà inevitabile appassionarsi alle rivendicazioni di libertà e uguaglianza che agitano la società italiana. Da quel momento, la vita di Annina - i rapporti con i compagni di scuola, la scoperta della sessualità, la lotta contro la discriminazione femminile, le difficolta di comunicazione in famiglia - si intreccia strettamente con la sua militanza politica, portandola sempre più vicina a quello che sembra un passo inevitabile: entrare in clandestinità e partecipare alla lotta armata. Divertente e allo stesso tempo profondo, questo romanzo racconta con tenerezza la vita di una generazione che ha attraversato uno dei momenti più complicati della storia recente italiana, e il prezzo che ha dovuto pagare per aver creduto nei propri ideali.