Questo libro si rivolge in particolare alle persone che sono in cerca di conforto e di un significato "anche nella sofferenza", come dice l'autrice, liberi dalla dimensione della colpa che spesso è presente nelle Chiese tradizionali. Come scrive nel suo libro La gioia di Gesù, Doreen stava imparando in prima persona la lezione di re Salomone, che aveva tutto ciò che si può immaginare. Ricchezze smisurate, saggezza, piaceri a sua completa disposizione, però sapeva che nel cuore c’è un vuoto eterno e che alla fine, senza Dio, nella migliore delle ipotesi “tutto è vanità e un dar la caccia al vento” (Ecclesiaste 1:14). Infatti, a un certo punto della sua vita, Doreen scopre di non essere felice malgrado il successo e l’amore dei suoi fan. Si guarda attorno, e si accorge che anche gli altri non sono felici. Ognuno sembrava in cerca di qualcosa e mai soddisfatto della propria condizione. Tutti, Doreen compresa, avvertono un vuoto. Malgrado tutte le gioie e le fortune che aveva, Doreen si rende conto di essere ancora in cerca di qualcosa. Sempre in cerca. Era forse ingrata? Viziata? Oppure forse sapeva che non era in quelle cose la chiave della felicità? La gioia di Gesù ci sostiene quando attraversiamo prove e periodi di sofferenza. È una gioia che non dipende da circostanze esterne, ma è solida e continua, a prescindere da quanto accade, perché poggia sulla solida roccia del Vangelo. È la gioia di trovare l'amore che cerchiamo da tutta la vita. Significa confidare completamente nelle promesse di Dio e affidarsi alla sua volontà, alla sua guida. È la gioia della liberazione dal peso della colpa che ci opprime, perché finalmente affidiamo ogni trasgressione a Dio e siamo sollevati dal suo perdono ed elevati dai suoi insegnamenti.
