Primo Novecento. Sigbjørn è studente a Cambridge e sogna di fare lo scrittore, ma è tormentato dall’idea che un romanziere norvegese abbia già scritto non solo il suo grande romanzo, ma perfino la sua vita. Dopo il suicidio filosofico del fratello Tor e una serie di sventure occorse all’azienda navale paterna, Sigbjørn decide di prendere il mare e andare a Nord per raggiungere il Mar Bianco, dove dimora il fantomatico scrittore – doppio? Proiezione? Alter ego? – e capire cosa sarà del suo destino. Dato per smarrito in seguito a un incendio del capanno dove Malcolm Lowry viveva in Canada e invece conservato tra le carte della prima moglie, "Verso il Mar Bianco" è il romanzo incompiuto di uno dei grandi scrittori del Novecento. La storia, ambientata in un clima livido e in un’atmosfera da minaccia biblica, si dipana attraverso una serie di nodi famigliari e sentimentali, fatti di padri opprimenti e amori tormentosi, per distendersi in un’epica navale e, come c’era da aspettarsi dall’autore di un capolavoro come "Sotto il vulcano", profondamente letteraria.