Il primo fu Nino Bibbia, italiano di Svizzera, buttandosi a testa in giù sulla pista di skeleton di St. Moritz nel 1948; le ultime tre, a PyeongChang, nel 2018, sono state Arianna Fontana, Michela Moioli e Sofia Goggia. Sono quaranta le storie d’oro azzurre delle Olimpiadi del ghiaccio e della neve. Zeno Colò, Franco Nones, Eugenio Monti, Gustav Thöni, Piero Gros, Paola Magoni, Deborah Compagnoni, Alberto Tomba, Armin Zöggeler, Giuliano Razzoli fino ai grandi del fondo, Stefania Belmondo, Manuela e Giorgio Di Centa. Tante le vicende, i segreti, gli episodi inediti che questo libro narra e ripercorre, dando nuova voce ai campioni azzurri degli sport invernali, dando vita a “un grande viaggio attraverso la storia dei Giochi” (Giovanni Bruno) e “nella memoria degli sport della neve e del ghiaccio” (Flavio Roda).
“Nelle icone leggendarie del ghiaccio azzurro riconosciamo i valori più autentici dello sport e della vita: professionisti esemplari e persone semplici”. (Andrea Gios)
“L’esperienza olimpica ti rimane sotto la pelle per tutta la vita. Da atleta è magica, da tecnico unica”. (Marco Albarello)