Di fronte a una crisi esistenziale dei valori europei così estrema, bisogna tornare alle fonti dell’ispirazione originaria. È quello che abbiamo voluto fare celebrando il decimo anniversario della morte di un grande europeista, campione sì della concretezza delle “politiche” e delle “identità” locali e nazionali, ma prima di tutto campione del senso primario della costruzione europea.
L’Europa di Andreatta, uscito come speciale della rivista dell’AREL a un anno di distanza da Andretta politico, raccoglie una selezione di scritti, interventi (alcuni dei quali inediti) e qualche intervista sui temi europei, dalle architetture istituzionali alla moneta unica, dalla sicurezza all’allargamento e all’integrazione, passando per il welfare e l’immigrazione: ne emerge una straordinaria unitarietà di pensiero, sia pure nella dovuta flessibilità e attenzione alla realtà presente.
Nelle quattro sezioni in cui abbiamo articolato il lavoro - L’Europa nostro paese; L’Europa nostra ricchezza; L’Europa nostra Difesa; L’Europa nostro futuro - emergono le linee chiave del suo pensiero e della sua azione, lo stretto legame tra la comprensione profonda della realtà (e delle realtà) e la spinta costante all’innovazione.