La vita è un breve intervallo di luce tra due nostalgie: la nostalgia di ciò che non si è ancora vissuto e quella di ciò che non si potrà più vivere. E il momento in cui bisogna agire è così confuso, così sfuggente ed effimero, che lo si spreca guardandosi intorno storditi.
Non è facile accettare la propria età quando non sei più una giovane donna, hai superato i cinquanta, vivi da sola e il tuo amante ti lascia perché aspetta un figlio dalla moglie. Così, quando Soledad scopre che all’opera incontrerà il suo ex, decide di ingaggiare un gigolò per farlo ingelosire. Ma all’uscita dal teatro un imprevisto violento fa prendere agli eventi una piega inaspettata e segna l’inizio di una relazione tormentata, vulcanica e a tratti pericolosa.
Con ironia, ma anche con la rabbia e la disperazione di chi si ribella alla crudeltà del tempo, il racconto della vita di Soledad si intreccia alle storie degli scrittori maledetti della mostra che lei sta organizzando per la Biblioteca Nacional di Madrid.
In carne e cuore è un romanzo audace e sorprendente, il più libero e intimo mai scritto da Rosa Montero. Un intrigo emozionale che ci parla degli anni che avanzano, della paura dell’abbandono, del fallimento, ma anche della speranza, della necessità di amare e della gloriosa tirannia del sesso, dell’esistenza intesa come un fugace momento in cui si può solo essere vittime o carnefici. L’amatissima scrittrice spagnola scava con acuta e ironica sensibilità i sentimenti di una seduttrice impenitente alle prese con l’inesorabilità della vita.