È l’alba di una calda estate del X secolo a.C. quando il piccolo Natan è destato dal sonno da grida atroci, provenienti da ogni parte del villaggio lungo le rive del Mar Rosso, dove da tempo immemorabile la sua famiglia esercita il mestiere di vignaioli. Si precipita fuori casa, e la scena che si apre davanti ai suoi occhi è raccapricciante. Suo padre e suo zio giacciono in un lago di sangue, e davanti ai suoi occhi, la daga ancora stretta nella mano, si erge l’assassino: David, il figlio di Yshay di Bet Lehem. Accampato nei pressi del villaggio, chiedeva da qualche giorno una decina di otri di vino e qualche sacco di datteri per sé e i suoi uomini e, dinanzi al rifiuto del padre di Natan, è penetrato furtivamente di notte tra le case per vendicarsi. Col volto rigato di lacrime, Natan fissa negli occhi quel giovane uomo noto nell’intero Israel per il suo coraggio, la sua audacia e il suo talento nel trarre le armonie più segrete dall’arpa che tiene sempre con sé. Da ragazzo, a Emeq Elah, ha messo in fuga i Filistei, uccidendo con un colpo di fionda ben assestato il gigante Golyat. Valente guerriero, è stato a capo di tutte le armate di re Shaul, finché un giorno il re, accecato dalla gelosia, gli ha scagliato contro una lancia, e lo ha costretto alla fuga e a una vita da brigante e predatore di villaggi indifesi. Natan dovrebbe esplodere d’ira e di rabbia, ma, mentre una strana calma si impadronisce di lui, comincia a proferire delle parole che non riesce a sentire, ma che turbano profondamente David e i suoi compagni. Parole dettate da una Voce che parla attraverso la sua bocca. Parole che annunciano una grande profezia: il figlio di Yshay di Bet Lehem, il guerriero divenuto brigante per volontà di Shaul, sarà incoronato re di Yehudah, farà un solo popolo delle tribù del Nome, fonderà il regno imperituro di Israel. E lui, Natan, piccolo pastore e vignaiolo del Mar Rosso, sarà il suo profeta. Da eroe a brigante, da re amato a despota, tutti i volti di re David emergono in questo libro, in cui l’autrice di Annus mirabilis ripercorre l’appassionante storia di un uomo che oscilla tra verità e leggenda, creando un magnifico romanzo d’avventura e, insieme, una magistrale epopea sulla fede, il desiderio, l’ambizione, l’amore e il tradimento. «Riempiendo gli spazi vuoti, dopo aver viaggiato in lungo e in largo Israele, studiato innumerevoli testi, Geraldine Brooks ha deciso di "evocare il giovane pastore di tre millenni fa che divenne re". Una lettura piacevolissima». Susanna Nirenstein, la Repubblica «L'armonia segreta convince e avvince. Il Davide che ne emerge e che rimane dopo la lettura è una figura affascinante ma inafferrabile, lontana e vicina al tempo stesso». Elena Loewenthal, TTL - La Stampa «L'armonia segreta costruisce uno storytelling che per ambizione e qualità rasenta la grande letteratura». Wlodek Goldkorn, l'Espresso «Un cristallo di narrazione secolare, quello di Davide, la cui luce non si fa mai fioca e in cui Brooks scorge la possibilità di un nuovo sviluppo in ampiezza e profondità, le tessere necessarie alla composizione romanzesca». Massimiliano De Villa, Alias Domenica (Il Manifesto) Il ritratto di uno dei leader più contraddittori e affascinanti della Storia in un «romanzo potente che riesce nell’impresa di ricostruire l’Età del Ferro mediorientale». New York Times «Geraldine Brooks ha un talento notevole nel riportare in vita il passato… e quello che più ci preme: l’amore e la perdita, il dramma e la tragedia, il caos e la brutalità». Alice Hoffman, Washington Post «Discostandosi dalla versione biblica… Geraldine Brooks offre nuove prospettive su un personaggio la cui storia ha catturato l’immaginazione occidentale per millenni». Chicago Tribune «Un romanzo che è già un classico». ALA Booklist