«Quanto delle nostre radici viene dai libri che abbiamo letti? Tutto, molto, poco e niente: a seconda dell'ambiente in cui siamo nati, della temperatura del nostro sangue, del labirinto che la sorte ci ha assegnato». Primo Levi
Nel 1981, su suggerimento di Giulio Bollati, Primo Levi costruisce un'antologia degli autori che piú hanno contato nella sua formazione, motivando le sue scelte attraverso una serie di brevi «cappelli», che possono essere considerati a loro volta una dichiarazione di poesia. La ricerca delle radici conferma il carattere onnivoro, enciclopedico e curioso di Levi, che incrocia interessi scientifici (Darwin, Bragg, Gatterman, Thorne) con quelli umanistici (Omero, Conrad, Saint-Exupéry, Babel¿) offrendoci un autentico autoritratto intellettuale perché - come ha scritto Geno Pampaloni - «Primo Levi ci dà molto di piú di quanto sembra offrirci».
Nota biobibliografica a cura di Ernesto Ferrero.