In questi fulminanti testi in bilico tra invenzione letteraria, cronaca giornalistica e autobiografia, Villoro racconta un mondo che cambia ma che resta aggrappato alle sue radici più profonde.La realtà è tumultuosa, eterogenea, spesso incomprensibile, e le sue molteplici sfaccettature rischiano di perdersi. L’autore si pone il compito di individuare pillole di significato nella cangiante galassia del reale. Il telescopio puntato sul nostro pianeta inquadra di volta in volta viaggiatori disorientati e amici in crisi di identità, musicisti e calciatori, tassisti, personaggi famosi e figure di passaggio. Il risultato è uno spassoso catalogo di paranoie, coincidenze, malintesi, fastidi e illusioni che caratterizzano la vita quotidiana, in un Messico che si fa metafora del mondo intero.