Mentre la pallida luce dell'alba si diffondeva sulla Manica, un corpo d'invasione composto da centotrentamila unità si apprestava a sbarcare sulle coste della Normandia. Era il 6 giugno 1944, il D-Day, «il giorno più lungo», che avrebbe cambiato il corso della seconda guerra mondiale e della storia del Novecento. «È suonata l'ora per la quale siamo nati» proclamava il «New York Times», l'ora che lasciava intravedere l'inizio della fine della Germania nazista. Ma per i soldati stivati nei mezzi da sbarco, paralizzati dal freddo e dalla paura, che a migliaia sarebbero caduti sulle spiagge presto divenute celebri di Omaha e Utah, l'assalto alla Fortezza Europa era solo all'inizio. Sarebbe trascorso un altro anno prima che nella Berlino circondata dall'Armata rossa il cadavere di Hitler bruciasse in uno squallido cortile. Un anno di combattimenti atroci, di battaglie epocali e di luoghi destinati a rimanere per sempre nella memoria e nella coscienza dell'Occidente: il porto di Cherbourg, la valle del Rodano, i boschi delle Ardenne, le lanche del Reno, la foresta di Hürtgen. La strada verso il cuore del Terzo Reich sarebbe stata ancora lunga e lastricata di incomprensioni, dissidi strategici, rivalità personali oltreché di innumerevoli vite spezzate. Un lungo cammino che avrebbe confermato, ancora una volta, che la guerra non è mai lineare, ma è un'impresa caotica, disordinata, fatta di errori e di slanci, di successi e di rovesci. Dopo Un esercito all'alba, sulla guerra in Nordafrica, e Il giorno della battaglia, sui drammatici mesi della campagna d'Italia, Rick Atkinson ripercorre la storia della liberazione dell'Europa da parte degli Alleati. Basato su documenti d'archivio e fonti di prima mano - lettere, diari, rapporti ufficiali -, Una guerra al tramonto è la narrazione intensa e drammatica di uno sforzo bellico senza precedenti per dimensioni, costi, dispiegamento di materiali, uomini, armi e tecnologie; l'affresco imponente dell'ultimo anno di guerra, in cui alle voci dei politici e dei generali - da Churchill ad Eisenhower, da Patton a Montgomery, a De Gaulle - si affiancano le testimonianze dei soldati e dei corrispondenti dal fronte: un racconto epico e corale per celebrare il coraggio e l'umiltà di quanti cercarono di dare un senso al sacrificio della loro vita.