In questa passeggiata alla scoperta dell'essenza della vita, Shapira ci invita, con ironia e leggerezza, a costruirci la nostra idea di felicità.
Qual è il momento più felice? Per una donna, spesso, la nascita di un figlio; per un uomo una vittoria memorabile a calcio. Per Winnie the Pooh è sgranocchiare qualcosa, per il Piccolo Principe è contemplare la sua bellissima rosa. Chi ha ragione? Tutti e nessuno, dice Haim Shapira, perché per quanto grandi filosofi e piccoli orsetti si interroghino da secoli sul senso ultimo dell'esistenza, quello che conta davvero è il modo in cui scegliamo di viverla e impariamo a dare valore alle cose semplici: un buon bicchiere di vino, la compagnia della famiglia, ascoltare la nostra sonata preferita, leggere quel grande ritratto dell'amore che è "La signora con il cagnolino" di Cˇechov. E del resto, come diceva La Rochefoucauld, nessuno è felice o infelice quanto crede di esserlo. In questa passeggiata alla scoperta dell'essenza della vita, Shapira ci invita, con ironia e leggerezza, a costruirci la nostra idea di felicità. In fondo è facile: basterebbe, per esempio, smettere di arrabbiarci (a che pro?), riscoprire l'arte di meravigliarci (se le stelle comparissero ogni dieci anni, non passeremmo la notte con il naso all'insù?), vivere il tempo anziché continuare a risparmiarlo, e magari eleggere a nostra guida Winnie the Pooh, che pur avendo la testa piena di segatura, sa trovare il lato buono di ogni cosa (e non solo del miele).