Al centro della riflessione di David Buckingham sulla media education e del rapporto tra media e culture giovanili c’è sempre l’individuo. Se pensiamo ai bambini e agli adolescenti, le capacità che devono possedere in relazione ai media digitali non riguardano solo l’uso della tecnologia, ma lo sviluppo di risorse cognitive che permettano loro di valutare le informazioni in modo critico. È necessario orientare gli studi educativi sull’analisi critica dei messaggi. Ciò comporta l’acquisizione di un meta-linguaggio che coinvolge una più vasta comprensione dei contesti sociali, economici e di comunicazione.