La vita e la morte, le imprese e le tragedie, di uno dei massimi miti del ciclismo mondiale. Una biografia anomala in forma di ruspante monologo teatrale: per provare a scandagliare, più ancora che le iperboli sportive o le parabole esistenziali di un campione, l’essenza stessa di uno sport che continua ad essere, nel bene come nel male, una delle più compiute metafore della vita.