Nella sua seconda raccolta di racconti, che l’ha consacrato come l’erede di Mark Twain e Kurt Vonnegut nel filone più comico e immaginifico della letteratura americana, George Saunders descrive un futuro prossimo in cui il consumismo e l’aziendalismo regnano incontrastati. I suoi personaggi sono ingabbiati in esistenze assurde e umilianti: chi deve interpretare il cavernicolo in un parco a tema interattivo, scuoiando capre di giorno e facendo rapporto via fax al capo ogni sera; chi fa lo spogliarellista in uno strip club dove le clienti compilano severissime «Classifiche dei Carini»; chi cerca l’autostima in improbabili corsi motivazionali o l’amore nell’aula di un corso di recupero per automobilisti indisciplinati... In questo mondo grottesco e tragicomico, Saunders è però un maestro nel cogliere i piccoli gesti di umanità e gentilezza capaci di far rinascere la speranza.