Tra passato e presente, l'analisi di un fare politica "circolare" nato come marchio di una corrente della Democrazia Cristiana e diventato, con la Prima e Seconda Repubblica, una deriva amorale cavalcata, in modo trasversale ai partiti, da affaristi e affancendieri. E soprattutto sorretto da un trasformismo che ha permesso a tanti "eterni" di restare sempre in maggioranza abbandonando completamente valori e ideali e trasformando l'Italia in un inestricabile groviglio armonioso della corruzione.