In questo tempo segnato da conflitti e guerre, è più che mai urgente parlare di pace. Fra Francesco Patton, attingendo all’esperienza degli anni trascorsi in Terra Santa, dove molte ferite sono aperte e il grido di dolore è quotidiano, ci accompagna a scoprire cosa significhi essere, oggi, “artigiani di pace”. In un’epoca caratterizzata dalla produzione seriale, è significativo notare che l’artigiano non fa qualcosa di standardizzato o ripetitivo. Crea, invece, ogni volta qualcosa di unico, “su misura” per le persone e le situazioni. Patton intende mostrare come questa pace artigianale sia possibile, purché ci siano persone che ci credono e che sono disposte, per costruirla, a rischiare anche la propria vita. Imprescindibile, in queste pagine, il riferimento alla spiritualità di Francesco d’Assisi. Il suo saluto «Il Signore ti dia pace» non è una semplice formula di cortesia, ma una rivelazione. Aiuta infatti a comprendere che la pace non è solo un traguardo da raggiungere, ma il punto di partenza obbligato di ogni relazione autentica: per augurarla agli altri, dobbiamo prima averla abbondante nel cuore. Un libro intenso che è anche un invito a ciascuno a diventare, nel proprio ambito, un mite artigiano di una pace «disarmata e disarmante, umile e perseverante», cooperando a quella riconciliazione che è il sogno di Dio per l’umanità e per l’intero creato. Prefazione del cardinale Matteo Maria Zuppi.