Salvare e distruggere by Viet Thanh Nguyen

Salvare e distruggere

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Ogni anno da cent’anni, la Harvard University, l’ateneo più prestigioso del mondo, dà la parola a una figura che si sia distinta nella letteratura, nella musica o nelle arti visive, per un ciclo di sei conferenze sull’influenza delle attività creative umane nella vita pubblica. Eliot, Frost, Stravinskij, Borges, Paz, Calvino, Eco, Gordimer, Morrison, e poi ancora Cage, Wenders, Pahmuk: sono alcuni tra i nomi che hanno riempito questo secolo di “Lezioni americane”. Nel tempo di disumanità che ci tocca vivere, nessuno meglio di Viet Thanh Nguyen poteva raccogliere il testimone. Nato in un paese devastato dalla guerra, da quando è stato in grado di farlo si è occupato ogni giorno della sua vita delle storie di conflitti, di migrazioni, di memoria, quelle raccontate e quelle taciute. Nessuno meglio di lui poteva dire della responsabilità dello scrittore in un’epoca di violenze e autocrazie, in cui regimi e Stati esercitano il controllo sul linguaggio attraverso la sua sopraffazione, in cui il senso del celebre «la bellezza è verità, la verità bellezza» di Keats si è perduto. Tuttavia, da par suo, l’autore de Il simpatizzante gioca con la letteratura e si diverte con la filosofia; parla di Melville, Said, Shakespeare, Agamben e Derrida, ma anche di Palestina, Vietnam, America; scuote le nostre coscienze, ci fa piangere e poi ridere. Lui, l’outsider per definizione, l’autore “minore” perché asiatico americano, che chiama con forza alla solidarietà verso le vittime di ogni disumanità, le vittime di razzismo, di colonialismo, di guerra. Lui, lo scrittore che non arretra davanti alla responsabilità di chi scrive come atto supremo di alterità, ma al contrario affronta l’onere a testa alta, consapevole che la scrittura può salvare, la scrittura può distruggere. Lavorare alla scrittura è l’occasione di creare bellezza dall’orrore e dalla tragedia: una bellezza che si trova sia nell’arte sia nella solidarietà.
«Sei lezioni emozionanti danno corpo al pensiero di Viet Thanh Nguyen sul ruolo dell’artista nel discorso politico e sul modo in cui la politica si fa largo nell’arte». Vanity Fair
«Uno degli autori più coraggiosi della letteratura americana di oggi esplora il ruolo dello scrittore outsider». Literary Hub
«In pagine commoventi, Nguyen ragiona sul significato di essere “minoranza”, con una prospettiva di volta in volta letteraria, storica, politica e famigliare». USA Today
«Come sempre Viet Thanh Nguyen intreccia in modo fluido riflessioni personali, analisi letteraria, pensiero politico». Publishers Weekly

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