Non esiste favola più bella – canta nelle sue liriche Pedro Salinas – di quella di un uomo che cammina verso la meta desiderata. A volte si tratta di un treno, o di un negozio, o di un ballo di gala.
Altre volte la meta è un'altra persona.
Poiché il poeta non porta orologi e sogna di trovare le giuste parole del suo canto, ama e continua ad amare anche quando gli altri dicono, guardando le date: "Aspetta, non è ancora ora, adesso dorme l’amore".
E quell’amore richiede tutto con eccesso: la luce, la vita, il mare. Ma tutto al plurale: le luci, le vite, i mari.