Il Mediterraneo, da secoli punto d’incontro tra genti, tradizioni e ideali, è il cuore da cui sono nate la cultura, la storia e l’identità unitarie che ancora oggi riconosciamo come parte fondante di noi. Il ricordo della sua antica prosperità è oggi destinato a estinguersi, a svilirsi? Claudio Monge e Giu-seppina De Simone affermano il bisogno di tutelare la diversità, che da sempre arricchisce questo crocevia di culture, attraverso una nuova proposta teologica. Insieme, riabilitano la “memoria” del Mediterraneo non solo in relazione al suo ricco passato, ma scegliendo di orientarla alla pratica, alla trasformazione della realtà personale e sociale. Accentuando in questo modo la funzione critica della teologia, la pongono al servizio dell’umano, pur in costante dialogo con l’epifania del divino. Così, l’antico Mare nostrum da “confine” ridiventa “soglia”, il cui attraversamento ci rende altri.