Il mondo in cui è cresciuto il giovane Erasmas non esiste più. Tutto è cambiato nel corso delle avventure vissute nel primo volume della saga di Anathem. Non più la serena vita di studio e riflessione all’interno del convento, ma un viaggio fuori dalle mura, nelle terre governate dal Potere Secolare, verso l’evento più sconvolgente della storia millenaria del pianeta Arbre: il contatto con una civiltà aliena. I Geometri – così chiamati perché sulla loro astronave è disegnato il più famoso dei teoremi – non sono fisicamente molto diversi dagli arbriani, hanno elaborato, grazie ai loro sapienti, analoghe teorie sul tempo, lo spazio e gli universi paralleli, e soprattutto sono divisi dagli stessi conflitti che attraversano Arbre. La posta in gioco è una trattativa che dice salvezza o distruzione. Stephenson ha scritto un romanzo che fa dimenticare al lettore ogni cosa, trascinandolo in un’apnea degna della grande letteratura d’avventura.