Tartarughe marine intrappolate negli anelli delle confezioni di birra, balene spiaggiate con lo stomaco imbottito di plastica, immense isole di immondizia galleggiante nel Pacifico. Ma anche ghiacciai dell'Everest ridotti a pattumiere, sacchetti di nylon nella Fossa delle Marianne e microplastiche nel suolo, nell'aria che respiriamo, perfino nel nostro sangue. E il problema non si limita neanche più alla superficie terrestre. La quantità di rifiuti in orbita è tale che l'Agenzia spaziale europea sta studiando piani per una missione di pulizia nello spazio, onde evitare che la nuvola di spazzatura intorno alla Terra ostacoli le future missioni spaziali.
A onor del vero, gli esseri umani hanno sempre prodotto rifiuti, ma mai prima d'ora su scala così vasta, e di anno in anno il problema si aggrava sempre di più. Comprati e venduti, i rifiuti solcano gli oceani stipati nelle navi portacontainer, alimentando un'industria fiorente nella quale spesso proliferano le mafie e le organizzazioni criminali. Bruciati, interrati o ammassati nelle discariche a cielo aperto dei paesi più poveri, usati come «pattumiere del mondo», si riversano nei fiumi e nei mari, dove si uniscono agli scarichi tossici di impianti fognari, fabbriche, centrali elettriche e altre fonti di inquinamento. Tenuti lontano dai nostri sguardi, i rifiuti parlano di noi, delle nostre abitudini, della nostra civiltà, della cultura «dello spreco» su cui si basa il nostro modello di sviluppo e l'economia moderna. «Pochi posti nel mondo» osserva il giornalista Oliver Franklin-Wallis «rivelano la natura umana meglio di una discarica.» Dall'India dei grandi fiumi «biologicamente morti» e delle discariche illegali alle città fantasma dell'Oklahoma circondate da colline di detriti minerari, ai mercati di Accra sommersi dai rifiuti elettronici e dell'industria del fast fashion, dallo stoccaggio delle scorie nucleari al greenwashing aziendale, Una sporca verità è un viaggio scioccante e documentatissimo in un «universo» nascosto che trae silenziosamente profitto da ciò che ci lasciamo alle spalle.