Nei saggi critici raccolti in Sguardi neri / Black Looks, bell hooks mette in discussione le rappresentazioni della nerezza e propone modi alternativi di considerare la soggettività nera e la bianchezza. Esiste infatti un legame diretto tra il persistere del patriarcato suprematista bianco e l’istituzionalizzazione per via mediatica di immagini specifiche della nerezza, le quali non fanno altro che sostenere e perpetuare l’oppressione, lo sfruttamento e il dominio sulle persone nere. Il volume si focalizza sul mondo dell’arte e dello spettacolo, in particolare su come la nerezza e le persone nere sono state e sono ancora rappresentate nell’ambito della letteratura, della musica e dei film, con l’obiettivo di scardinare il modo in cui ne parliamo. L’autrice invita pertanto chi legge a proporre interventi critici inediti e a trasformare le immagini prodotte nell’ambito dei movimenti politici di liberazione e autodeterminazione (siano essi antimperialisti, femministi, queer o antirazzisti), perché cambiare il tipo di immagini che produciamo e il modo in cui ne scriviamo e parliamo criticamente è cruciale per produrre un intervento radicale nel presente.