«Il desiderio è il convitato di pietra di queste pagine, è una forza magnetica di attrazione verso qualcuno, senza il quale, ci sentiremmo esclusi da un’area fondamentale della nostra esistenza» Dalla prefazione di Mario Desiati Un giovane medico torna nei luoghi dove è cresciuto per partecipare al funerale di una cara amica, Edith, della quale aveva perso le tracce da tempo. La sorella minore di questa, l’enigmatica Lidia, entra così nella sua vita imponendogli un nuovo assetto all’equilibrio matrimoniale e professionale. E se al lavoro l’uomo segue le ultime giornate dei suoi pazienti malati di Alzheimer, cercando di far vivere quanto più pienamente possibile quel che resta delle loro vite, nel privato qualcosa precipita, risucchiato dal vortice dei ricordi e dalla tentazione indicibile della giovinezza. Una nebbia fredda sembra dominare su tutto, come uno stato di dormiveglia, di semi-incoscienza, che ha a che fare con la fragilità della memoria, la precarietà degli affetti e il turbamento della morte. Dopo L’assedio e Agosto prosegue, con Il Comando, la riproposta dell’opera di Rocco Carbone, autore umbratile e inquieto tra i più significativi e penetranti della narrativa contemporanea.