Che fatica essere un gatto, quando hai a che fare con gli esseri umani! Instabili, irrazionali, irrisolti, sono una specie da osservare con attenzione e diffidenza. Richard Gold non fa eccezione: ha tutto ciò che si possa desiderare, eppure passa il tempo sul divano in accappatoio, a bere mentre guarda tornei di freccette – oppure ogni tanto si mette in piedi su una sedia, a giocare con una corda appesa al soffitto. Ma è proprio così che conosce Frankie – un gatto randagio che parla e, soprattutto, pensa – e la veterinaria Anna Komarowa, ed è così chela sua vita inizia a cambiare. Nonostante il carattere tutt’altro che affabile, per qualche motivo Frankie lo sceglie: Gold sarà il suo umano. Potrebbe essere perché ha un televisore enorme, un letto morbidissimo e un sacco di cibo per gatti. O forse perché entrambi hanno bisogno di un amico e sono accomunati da qualcosa di profondo e straordinario, anche se ancora non lo sanno. Tra dialoghi filosofici, gite a Hollywood, scoiattoli muscolosi, bassotti con tre zampe, procioni arrabbiati e poesie d’amore, Jochen Gutsch e Maxim Leo intrecciano i fili di un legame commovente e inaspettato, raccontandoci con tenera ironia la storia dell’incontro tra due modi opposti di vedere il mondo – che forse poi tanto opposti non sono.