In una prospettiva aperta sulla straordinaria civiltà della recitazione sviluppata nei paesi d’Oriente e d’Occidente il libro traccia una storia della recitazione teatrale in cui le grandi figure della recitazione drammatica, i leggendari attori del teatro greco e romano, dell’età di Shakespeare e di Molière, del teatro romantico e del teatro contemporaneo, si collocano in un contesto più ampio dove emerge l’importanza delle forme di recitazione a torto considerate minori: via via i combattimenti dei gladiatori e gli scontri dei tornei, l’arte dei trovatori, dei buffoni di corte, dei cavallerizzi, schermitori, lottatori, clown, dei cantanti e castrati delle scene dell’opera lirica, delle celebrità del circo e dei baracconi delle fiere, e poi del music hall, del cabaret e delle sperimentazioni delle avanguardie. Fino alle singolari forme di recitazione che vedono oggi l’attore impegnato a confrontarsi davanti al pubblico con le risorse del mondo digitale, gli effetti della motion capture, la presenza del cyborg sulla scena teatrale. Viene così offerta al lettore la più ampia e dettagliata storia della recitazione raccontata secondo i più aggiornati criteri della storiografia teatrale, uno strumento essenziale per gli studiosi e i cultori dell’arte dell’attore.