Quattro ritratti cesellati alla perfezione
«Per la levità della pagina, lo scavo psicologico, l'ironia impeccabile della scrittura, Barbara Pym è stata definita la ‘Jane Austen del nostro tempo'.»
Laura Lilli, la Repubblica
«Senza dubbio il miglior romanzo di Barbara Pym, maestra induscussa di stile, di ironia e di scavo psicologico.»
The Evening Standard
Letty, Marcia, Edwin e Norman sono colleghi d’ufficio da molto tempo, ma le loro vite si sono sfiorate senza mai incrociarsi davvero. Eppure, ormai prossimo all’autunno della vita, questo quartetto si scopre unito: da un passato doloroso – la guerra –, da un presente che non capiscono – la Londra del rock ’n’ roll e delle minigonne – e da un futuro breve e probabilmente non roseo. Ognuno reagisce a proprio modo al cambiamento – Letty immagina di trasferirsi in campagna, Marcia accentua le sue pose eccentriche, Edwin confida nella religione e Norman si abbandona al sarcasmo – quasi senza rendersi conto che, in realtà, ogni loro gesto è un modo per tenere aperta la porta alla speranza. Perché “la vita ha ancora in serbo infinite occasioni di cambiamento” se si ha il coraggio, o la follia, di cercarle. Con questi quattro ritratti perfetti, cesellati come miniature, e uniti da un tema attualissimo – la ribellione alla solitudine – Barbara Pym si conferma una delle autrici più sensibili e intense del Novecento.