Nel 2007, il Centro per l’automazione nella nanobiotecnologia (Can) progetta dei sistemi che un giorno permetteranno a robot di dimensioni più piccole di una cellula umana di compiere diagnosi mediche, dirigere le operazioni e autoriprodursi. Nello stesso anno, viene scoperta una pillola in grado di cancellare la memoria di qualsiasi evento traumatico. Nello stesso momento, quindi, l’umanità si ritrova con tutti gli strumenti pronti a causare la propria definitiva distruzione, oppure per dimenticarsi che questa sia mai avvenuta.
Nel secondo volume, seguito di Wool, Hugh Howey ripercorre i primi giorni di vita all’interno del silo, per introdurci all’atto finale di questa trilogia postapocalittica.