Il primo romanzo di Davide Enia, pubblicato per la prima volta nel 2012, è un’opera epica e corale che racconta cinquant’anni di storia d’Italia visti dalla periferia di un’isola ferita due volte, dalla guerra e dalla mafia. Capace di muovere al sorriso così come al pianto, alterna comico e tragico, crudo realismo e tenerezza, in una scrittura di vetro, dolce, tagliente e carnale.