Nel 79 d.C. Gaio Marcione, più noto ai contemporanei col soprannome di Trimalcione affibbiatogli da Petronio, nonostante la sua spesso sfrontata cialtroneria è ormai uno stimato membro della corte dell’imperatore Tito, il quale gli chiede di raccontare i propri trascorsi fanciulleschi a Capri. Verrà così a galla un vero e proprio giallo, riguardante un misterioso tesoro, nascosto dall’imperatore Tiberio più di quarant’anni prima. Nell’avventurosa ricerca di aurei e sesterzi, Trimalcione è accompagnato da un variegato gruppo di coetanei, ancora schiavi come lui, ma determinati a riscattarsi dalla propria sorte. Un viaggio immaginifico e pericoloso attraverso le mitiche dodici ville sparse sull’isola, ricreate con sapiente fantasia dall’autore, che ci fa immergere in un’epoca ricca di fascino, rivisitandone con una visione più moderna anche gli aspetti politici più complessi.