Pubblicato nel 1913, un anno prima della morte dell'autore al fronte, e in parte autobiografico, l'unico romanzo di Alain-Fournier va oltre il realismo del XIX secolo per prendere posto tra avventura e nostalgia, sulla soglia del fantastico. François Seurel, ormai adulto, rievoca l'amicizia con Augustin Meaulnes, arrivato come pensionante nella sua famiglia in una fredda domenica di novembre di fine Ottocento. L'incontro con questo ragazzo affascinante, di due anni più grande di lui, segna in modo indelebile l'adolescenza di François, coinvolto da Augustin nella ricerca del suo grande amore perduto. Impulsivo, spericolato, eroico, Il grande Meaulnes incarna l'ideale romantico, racconta il desiderio dell'irraggiungibile, evoca il mondo misterioso che separa e unisce infanzia ed età adulta.