«Un pacifico rifiuto alla vita frenetica»
The Observer
«Se la terapia è la cura della parola, questo bellissimo libro è la cura della lettura.»
The Guardian
«Un'osservatrice dallo sguardo lucido, il suo linguaggio è fermo, onesto e accurato, cattura il senso, la bellezza e la potenza nascosta dei nostri paesaggi più dolci. »
The Wall Street Journal
«D'inverno ci fa un grande regalo ricordandoci che anche nei periodi bui non siamo soli. »
The New York Times
«Un'elegante indagine sulle consolazioni della natura e su come può essere meravigliosamente riparatrice anche nelle giornate più tetre.»
Sunday Express
Un libro prezioso per affrontare le difficoltà che sorgono prima dell'inizio di una nuova stagione e cambiare il nostro atteggiamento verso i nostri tempi di maggese.
Circostanze impreviste come una malattia improvvisa, un lutto, una separazione o la perdita del lavoro possono far deragliare una vita. Periodi di scompiglio possono essere fonte di scompensi e paure. Può darsi che ci si trovi già in bilico sul ciglio del burrone, ma per Katherine May l'inverno comincia davvero quando il marito si ammala, il figlio smette di frequentare la scuola e i suoi stessi problemi di salute la portano a lasciare un lavoro troppo impegnativo.
In una commovente narrazione personale, Katherine May racconta non solo come ha affrontato questo periodo doloroso, ma anche come ha imparato ad abbracciare le inattese opportunità che l'inverno le ha offerto.
La luce può emergere da molte fonti: le celebrazioni di un solstizio e il letargo dei ghiri, la lettura di C.S. Lewis e Sylvia Plath, nuotare in acque ghiacciate e navigare nei mari artici. Piccoli spiragli di leggerezza in cui Katherine May trova la forza per accettare la tristezza, il nutrimento di un profondo riposo, la gioia della bellezza silenziosa della stagione fredda e l'incoraggiamento a comprendere la vita come ciclica, non lineare.