Il moderno racconto dickensiano di Steve inizia nelle strade di Hammersmith e Shepherd’s Bush, West London, dove un ragazzo solo e trascurato, che vive di espedienti e piccoli furti, trova uno scopo nel glam rock di David Bowie e dei Roxy Music, ed entra a far parte della prima generazione di punk teppisti, sotto l’ala di Malcolm McLaren e Vivienne Westwood.
Per la prima volta, Steve descrive la tristezza di non aver mai conosciuto suo padre, l’abbandono e l’abuso che ha subito per mano del patrigno, e come il suo interesse per la musica e la moda lo abbia salvato da una potenziale vita di crimine spesa nei centri di detenzione e in prigione.
Dalla King’s Road dei primi anni Settanta, attraverso gli anni dei Sex Pistols, il punk rock e la registrazione di Never Mind the Bollocks (uno dei migliori album di tutti i tempi per la rivista Rolling Stone), fino all’esilio autoimposto a New York e Los Angeles dove Steve ha combattuto contro l’alcol, l’eroina e la dipendenza dal sesso – intrappolato in un circolo di riabilitazione e ricadute –, questo libro, scritto con il giornalista musicale e autore Ben Thompson, è la vicenda di un improbabile eroe della chitarra che, con i Sex Pistols, ha cambiato la storia.