Dopo anni trascorsi a occuparsi dei quattro figli e della famiglia, con la casa ormai vuota e sull'orlo di una crisi esistenziale profonda, Annabel Abbs decide di riconnettersi al mondo in cui il padre, ispirandosi ai principi di Rousseau, l'aveva cresciuta. E lo fa mettendosi in cammino. O meglio, ripercorrendo il cammino di donne eccezionali del passato, che nel camminare hanno trovato una grande fonte di ispirazione, consolazione e libertà. Alcune sono donne famose, altre meno conosciute, tutte possono considerarsi vere e proprie pioniere dell'escursionismo femminile. Donne che camminavano per allenarsi a pensare autonomamente, per affermare la loro indipendenza, per sondare i limiti del proprio corpo: ripercorriamo così gli itinerari di Frieda von Richthofen tra l'Inghilterra, la Germania e l'Italia; accompagniamo Gwen John lungo la Garonna, Clara Vyvyan e Daphne du Maurier lungo il Rodano, Nan Shepherd sulle montagne della Scozia, Simone de Beauvoir nelle foreste della Francia e della Svizzera, Georgia O'Keeffe nelle deserte pianure del Texas e del New Mexico. Ma, oltre al beneficio dell'immersione totale nel mistero della natura, corroborato da una serie di interessanti studi scientifici che si intrecciano alla narrazione, a Abbs interessa il viaggio interiore. Seguendo i passi di queste donne straordinarie, si rende conto che, proprio come le sue eroine, anche lei sta camminando verso un futuro nuovo.
Un viaggio attraverso terre selvagge e paesaggi interiori inediti, una profonda riflessione sul potere del camminare nella natura e sulla forza di volontà delle donne.