Lo sport offre da sempre una straordinaria galleria di personaggi e di storie. I campioni sono “eroi”, che presto diventano “mitici”, sia nei titoli dei giornali sia nell’immaginazione dei tifosi. Nelle sfide sui campi di gara la cronaca diventa epopea. Le Olimpiadi, la più grande, conosciuta e seguita manifestazione sportiva, offrono il palcoscenico ideale alle imprese di chi vuole lasciare un segno nella storia dello sport: con le vittorie, con i record. Il gradino più alto del podio olimpico è il coronamento di una carriera, l’emozione indimenticabile di una vita, la svolta di un destino. Quale onore più grande per un atleta che legare il proprio nome a un’edizione olimpica? È accaduto a Dorando Pietri ai Giochi del 1908, a Jim Thorpe in quelli del 1912, a Nedo Nadi nel 1920, a Paavo Nurmi nel 1924, a Jesse Owens nel 1936, a Mark Spitz nel 1972, a Usain Bolt nel 2008. Sono tantissime le vite dei grandi olimpionici che meritano di essere raccontate. Sceglierne cento, è un esercizio appassionante e difficile, che presta il fianco a critiche di esclusioni clamorose o inclusioni discutibili. Quelle che sono qui raccolte sono le biografie – tratte dalla Garzantina dello Sport – di un centinaio di grandi campioni che con le loro imprese hanno illuminato un secolo di Olimpiadi moderne. Cento grandissime storie di sport. Appassionanti. Memorabili. Cento emblematiche storie di vita per imparare a riconoscere, alla vigilia di una nuova Olimpiade, gli atleti destinati a entrare nella leggenda.