«Almudena Grandes è una delle più grandi scrittrici del nostro tempo.»
Mario Vargas Llosa, Premio Nobel per la letteratura
Nei meandri di una vibrante Madrid lo scettico Benito Marín, un uomo quasi deforme ma animato da un indomabile impulso di vita e di amore, si aggira dispensando il suo eros tirannico e crudo. Intorno a lui prende corpo, intessuta di vicende e ricordi, un'odissea straordinariamente folta di personaggi, soprattutto femminili: l'adolescente Conchi, procace e scanzonata; Teresa, la misteriosa donna in giallo; Paquita, la prostituta irredenta; la moglie Auri, graziosa ma un po' insulsa. E, sopra ogni altra, Manuela, la ragazza di campagna trapiantata nella capitale, che vive in una comune immersa nel precario mondo del teatro e degli artisti. Tutto fuorché avvenente, Manuela è l'anima quasi gemella che Benito chiamerà «Venerdì», come il compagno che rompe la solitudine di Robinson, e che per la sua istintiva fiducia e naturalezza diventa il simbolo dell'apertura, solare e incondizionata, verso tutto quanto la vita può offrire in dono agli esseri umani.