Florence ha un piano, per la sua estate parigina. Ma per attuarlo le servono solitudine e silenzio. Anche Speck culla un progetto: una mostra per la sua galleria. Lo ossessiona, non lascia spazio ad altri pensieri. E gli rivelerà su se stesso più di quanto desideri sapere. Irina invece sa bene di non essere ciò che sembra, e nella casa moderna e luminosa dei suoi anni da vedova coltiva con disincantata passione i sogni di una gioventù che non ha vissuto. Al contrario di Mathilde, che forse sbaglia a scegliere i propri uomini, accecata com'è dall'invidia per il loro passato. Queste storie minime, quotidiane, sono tutte segnate da un appuntamento ineluttabile con la verità, sospesa tra gelo e poesia. Mavis Gallant prende le loro vite qualunque e lascia che fugaci sprazzi di luce ne svelino dettagli inattesi. La nuova messa a fuoco che ne deriva è spesso tanto intensa da apparire sovrumana: "Rivivere il passato con la piena consapevolezza di ciò che doveva venire sarebbe stato troppo per chiunque, e loro non avevano poteri magici; erano solo esseri umani".