Teheran. A quindici anni Masumeh non ha mai conosciuto la libertà. Conosce l’obbedienza. Al padre e ai fratelli. Conosce le percosse, di cui spesso è vittima. Conosce i doveri che si pretendono da una ragazza d’onore come lei: portare il chador, servire l’uomo sempre e comunque, camminare svelta con lo sguardo rigorosamente rivolto verso il basso. Eppure, oggi, Masumeh ha disobbedito. Ha osato alzare gli occhi verso il giovane che ogni giorno la osserva negli stretti vicoli della città. Lui è Saeid e lavora come apprendista in una farmacia. Basta poco perché quello scambio di sguardi si trasformi in un amore forte e appassionato. Un amore pericoloso, impossibile da nascondere. A scoprirli è il fratello maggiore di Masumeh. La ragazza deve essere punita, si è macchiata del peggiore dei peccati, amare. Ma le botte e la violenza non bastano. Per salvare l’onore della famiglia si deve sposare, subito, con un uomo scelto dai fratelli. Da questo momento in poi a Masumeh non resta altra scelta che accettare il suo destino. Prima come moglie dedita a compiacere ogni desiderio di un marito assente ed egoista, poi come madre di tre ? gli. E mentre l’Iran è sconvolto dalla rivoluzione, attingendo a una forza che non credeva di avere, la donna sacri?ca sé stessa per crescerli e farli studiare. A darle coraggio è l’amore silenzioso che coltiva dentro di sé. Perché non ha mai dimenticato Saeid. E attende solo il giorno in cui ?nalmente forse avrà quello che le spetta. Quello che mi spetta ha una storia editoriale unica. Besteller in Iran, in cima alle classi?che dei libri più venduti, è stato censurato e messo al bando dal governo iraniano e vede ora per la prima volta luce in Occidente. Un grande romanzo sull’amore e sulla speranza, sull’odio e sulla sofferenza, in cui Parinoush Saniee, con coraggio e determinazione, svela la vera condizione delle donne iraniane, prigioniere della tradizione, che lottano ancora, in questi giorni e in queste ore, contro il fanatismo.