Per millenni gli uomini hanno osservato il cielo pieni di meraviglia, chiedendosi: perché siamo qui? Come ha avuto origine l'universo? E che senso ha la nostra esistenza nel cosmo? Fino a tempi recenti, la risposta a questi grandi interrogativi è stata appannaggio di preti e filosofi, ma oggi gli scienziati stanno cominciando a intervenire nel dibattito, con idee che sono insieme sorprendenti e profondamente controverse.
Come ci racconta con chiarezza Paul Davies, le recenti scoperte scientifiche mettono in luce un fatto che lascia perplessi: molte caratteristiche fondamentali dell'universo fisico - dalla velocità della luce alla struttura dell'atomo di carbonio - sembrano calibrate in modo apparentemente miracoloso per permettere l'esistenza della vita. Spostamenti anche minimi nei valori di queste costanti potrebbero dare luogo a universi altrettanto fisicamente sensati del nostro, ma senza alcuna speranza di ospitare qualcosa di simile a uomini, piante e animali. Com'è quindi possibile che, di tutti gli universi, ci sia capitato in sorte proprio l'unico che sembra fatto su misura per produrre la vita? Abbiamo forse vinto una sorta di lotteria cosmica, il cui premio era la nostra stessa esistenza?
Una teoria radicalmente nuova afferma, per esempio, che esistono davvero tutti gli universi possibili, ognuno dei quali è leggermente diverso dagli altri, e che si tratta di un caso se proprio il nostro, tra gli innumerevoli mondi paralleli, è risultato così favorevole alla vita. Ma secondo Davies la semplice statistica non può risolvere davvero l'enigma della nostra esistenza. Il fatto che il nostro universo abbia prodotto una forma di vita capace di consapevolezza e in grado di comprendere le leggi fisiche che lo governano non può essere solo una questione di fortuna, per quanto cosmica: il sospetto, allora, è che ci sia una trama più profonda, forse il dispiegamento di un progetto, se non, addirittura, l'intervento di un'entità superiore.
Componendo in modo rigoroso ma vivace un quadro divulgativo delle maggiori teorie cosmologiche, Davies passa in rassegna tutte le risposte scientifiche all'enigma della nostra esistenza, compresa quella per la quale lui stesso propende, ma mette anche in evidenza come la scienza non abbia trovato la spiegazione definitiva che cerca da sempre, lasciando per il momento (ma per quanto tempo ancora?) senza conclusione certa questo dibattito millenario.