Prima di «Rincorrendo l’amore», Nancy Mitford – la maggiore delle sei bellissime, stravaganti e alquanto scandalose figlie del barone Redesdale – aveva scritto quattro romanzi: con scarso successo e scarsissimi benefici per le sue precarie finanze. Fu l’amico Evelyn Waugh a incoraggiarla a riprovarci; e fu l’incontro con l’uomo che sarebbe diventato il grande amore della sua vita (Gaston Palewski, colonnello delle forze armate della Francia libera) a fornirle l’ispirazione. Non a caso nel libro, a lui dedicato, Palewski compare sotto le spoglie del seducente Fabrice, che farà innamorare di sé Linda, la svagata e incantevole protagonista. E questa volta il successo fu immediato e fenomenale, poiché a un pubblico provato dagli stenti della guerra il romanzo forniva i suoi ingredienti preferiti: l’amore, l’infanzia, i veleni e il fascino inesauribile dell’alta società inglese. «Come tutti i grandi romanzi», ha scritto Alan Bennett, «Rincorrendo l’amore» è «un altro mondo», che dopo oltre tre quarti di secolo non ha perso un grammo della sua piacevolezza. Un mondo in cui Nancy Mitford mette in scena i suoi personaggi, inguaribilmente eccentrici ma dalle maniere impeccabili, protagonisti di amori ardenti e insieme ridicoli, con un perfetto dosaggio di ironia, indulgenza e ferocia.