A Progreso non è rimasto quasi nessuno, solo le donne e i ragazzini che lavorano per quelli, i narcos. Polo vorrebbe andarsene come ha fatto suo cugino Milton, ma non può: la madre lo ha costretto a contribuire alle spese domestiche e ora è giardiniere tuttofare a Páradais, un complesso residenziale di lusso. Páradais è un mondo a sé: superate le sbarre all'ingresso la povertà resta alle spalle e si possono vedere solo auto potenti, preziosi gioielli e case da rivista.
Polo si consuma di lavoro e frustrazione mentre pulisce la piscina in cui non può entrare o è costretto a lavare la macchina del suo capo, e le cose non migliorano quando conosce Franco Andrade, adolescente consumato da fantasie ossessive sulla moglie di un vicino, una donna bellissima che non potrà mai avere. In un crescendo incontrollabile di violenza i due elaborano un macabro piano per avere ciò che desiderano e sono certi di meritare dalla vita.
Dopo il successo internazionale di Stagione di uragani, Fernanda Melchor torna a raccontare le fragilità esplosive della società messicana, e mostra come i miti, i desideri e le difficoltà degli adolescenti possono strappare la vita lungo le sue cicatrici.