A scuola Nejma non piace a nessuno, nemmeno agli insegnanti.
È brutta, grossa, vestita male, scorbutica.
Il giorno in cui a ricreazione un compagno è ritrovato mezzo morto, viene accusata lei del pestaggio.
È la colpevole ideale.
Ma Nejma non è sola come crede.
Accanto a lei ci sono Raja, il suo vicino di casa, e Isidore, il vigilante del supermercato dove passa i suoi pomeriggi solitari…
«Tu non sei grassa» commentò Isidore in ultima analisi.
«Non scherzare» disse Nejma, «me ne rendo conto perfino io».
«Tu non sei grassa. Tu sei potente».