Nella raccolta di liriche Storie e altre storie, il canto di Prévert esplode con la gioia naturale, un po’ svagata e un po’ ebbra, tipica di questo autore tanto amato. Il poeta, come ha scritto Giuseppe Conte, alterna metafore prese dal repertorio popolare e immagini visionarie, dando vita a effetti che richiamano Blake. Tutto il libro è percorso da uno spirito blasfemo e anarchico, ma i testi più memorabili sono ancora una volta le poesie d’amore. E ancora una volta, il lettore sarà sedotto dalla sua voce, così pronta a comunicare e a impennarsi, così quotidiana e folle, così ribelle e intenerita.