A volte, basta restare in ascolto con attenzione per ritrovare quel luogo del cuore che si chiama casa.
Nella periferia di Torino, c’è una casa sul fiume dove ogni cosa viene fatta il più rumorosamente possibile: le pentole sbatacchiano sui fornelli, i passi riecheggiano nei corridoi, la radio gracida, i mobili scricchiolano. Siamo negli anni Settanta e la piccola Dora vive in questo ambiente chiassoso insieme a tutta la sua famiglia, fra cui spicca l’eccentrica prozia. Un giorno, però, questo equilibrio bizzarro ma confortante viene incrinato dal lutto; la casa, di colpo, si fa triste e silenziosa e, altrettanto improvvisamente, Dora comincia a udire dei rumori sinistri.
Per sfuggire a questa atmosfera opprimente, la bambina trova rifugio in un luogo dove il silenzio regna sovrano ma non è espressione di malinconia bensì di rispetto e raccoglimento: la biblioteca. Qui Dora farà la conoscenza del “lettore centenario”, l’avvocato Ferro, che ha dedicato l’intera esistenza ai libri e che decide di prendere la ragazzina sotto la sua ala per educarla al piacere della lettura.
Nella vita di Dora, però, continuano a susseguirsi eventi inaspettati; la sua famiglia si divide inevitabilmente e la casa sul fiume diventa solo un ricordo. Sarà proprio grazie agli insegnamenti dell’avvocato Ferro e al grande amore per i libri che Dora deciderà di far pace con il proprio passato per riavvicinarsi a coloro che ama di più.
Dopo L’annusatrice di libri e La ragazza con la macchina da scrivere, un emozionante romanzo di formazione costellato di personaggi davvero indimenticabili.
«Desy Icardi vive dentro i libri con ironia, attraversa le epoche con leggerezza e ne scrive con maestria».
Costanza Rizzacasa D’Orsogna
Su L’annusatrice di libri hanno scritto:
«L’annusatrice di libri è un romanzo sorprendente, divertente e originale».
Paola Mastrocola, «Il Sole 24 Ore»
«Desy Icardi sviluppa un intreccio che prende le mosse da una fantasiosa congettura, che sarebbe piaciuta a Calvino».
Guido Caserza, «Il Mattino»
«L’annusatrice di libri è frutto di una penna avvolgente e divertita, è un piccolo gioiello di delicatezza e spiritosaggine, ma è soprattutto un omaggio alla forza della lettura».
Giulia Ciarapica, «Il Foglio»
Su La ragazza con la macchina da scrivere hanno scritto:
«Con ironia e destrezza, Desy Icardi costruisce un ingranaggio narrativo che usa la spregiudicatezza della scrittura come divertimento».
Teresa Franco, «Il Sole 24 Ore»
«Bel congegno narrativo il romanzo di Desy Icardi, costruito con abilità, si impernia sul senso del tatto in un modo imprevisto e originale».
Margherita Oggero, «TTL – La Stampa»