Dopo Il manoscritto e Il sogno, il nuovo romanzo del re del thriller francese.
Nel 2008, in un piccolo paese di montagna, il tenente Gabriel Moscato è alla disperata ricerca della figlia, diciassettenne piena di vita scomparsa da un mese. Uniche tracce la sua bicicletta, i segni di una frenata e poi più nulla. Deciso a indagare sull’hotel due stelle dove la ragazza aveva lavorato l’estate precedente, Moscato si stabilisce nella stanza 29, al secondo piano, per esaminare il registro degli ospiti. Legge attentamente ogni pagina, prima di addormentarsi, esausto dopo settimane di ricerche infruttuose. All’improvviso, viene svegliato da alcuni suoni attutiti. Quando si avvicina alla finestra, si rende conto che piovono uccelli morti. E ora è nella stanza 7, al pianoterra dell’hotel. Si guarda allo specchio e non si riconosce; si reca alla reception, dove apprende che è il 2020 e che sono dodici anni che sua figlia è scomparsa: la memoria gli ha giocato uno scherzo crudele. Quello stesso giorno il corpo di una giovane donna viene trovato sulla riva del fiume Arve…
Un nuovo, geniale rompicapo dal re del thriller francese Franck Thilliez, che compone un vero e proprio puzzle disseminato di trappole, imperdibile per tutti gli amanti della suspense.
Una chicca per i lettori che hanno amato Il manoscritto: ritroverete in C’era due volte una vecchia conoscenza, che tornerà a fare capolino in queste pagine creando uno stupefacente gioco di specchi fra i due romanzi.
«Il maestro degli enigmi colpisce ancora. Con Franck Thilliez, sappiamo perfettamente che saremo manipolati e la trappola è sistemata in modo così preciso che ci cadiamo ogni volta. Senza dubbio, il suo miglior libro».
«Le Parisien»
«Se tessere una trama significa dipanare molti fili per poi congiungerli al momento giusto e con il nodo giusto, Thilliez pare davvero un fenomeno».
Alessandro Robecchi
«Thilliez oggi ha tutto quel che serve per spaventare perfino King».
Roberto Iasoni, «La Lettura»
«Una lettura che fa tremare: il savoir-faire di Franck Thilliez è diabolico».
«Le Figaro Littéraire»
«Il maestro incontestato del thriller francese».
Ian Manook