Ciò che caratterizza la personalità di Lanza del Vasto (1901-1981), ponendolo tra i precursori della decrescita è certamente la sperimentazione concreta di una società alternativa. I principi ispirati alla sobrietà volontaria sono infatti diventati realtà , con modalità del tutto particolari, all’interno delle comunità dell’Arca, da lui fondate. Ripercorrendo il pensiero economico e politico, oltre al percorso personale di vita, di questo «gandhiano d’Occidente», Frédéric Rognon mostra come la decrescita di del Vasto sia spirituale, radicale nel suo rifiuto della proprietà , legata al lavoro manuale e alla terra, e diffidente nei confronti del politico. Anche se gli obiettori di crescita possono non riconoscersi in questo paradigma, esso resta una fonte d’ispirazione e di stimolo per la riflessione e l’azione.