La vera storia dell’impresa di George Mallory e Guy Bullock
Il Monte Everest è la vetta più alta dell’Asia e del mondo. La sua altezza venne misurata per la prima volta nel 1850, ma, fino al 1921, nessuno riuscì anche solo ad avvicinarsi alla montagna. La storia della sua ricognizione e, successivamente, della sua ascesa, è leggendaria. Questo appassionante volume narra tutto ciò che accadde nei settantun anni tra la scoperta dell’Everest e il primo tentativo di conquistarne la cima. Un racconto avvincente, con personaggi incredibili come George Everest, Francis Younghusband, George Mallory, Lord Curzon, Edward Whymper, oltre ad alcuni eroi poco conosciuti come Alexander Kellas, l’ottavo Dalai Lama e Charles Bell. Tra spie, guerre, intrighi politici e centinaia di muli, cammelli, buoi, yak e persino due “zebrasini” (incroci tra zebre e asini), Craig Storti ripercorre l’affascinante e ancora trascurata saga che ha portato gli inglesi George Mallory e Guy Bullock, alla fine del mese di giugno del 1921, a essere i primi occidentali (e quasi certamente i primi esseri umani) a mettere piede sull’Everest e a rivendicare così l’ultima grande sfida montana.
In occasione del centenario della prima leggendaria ricognizione della montagna più alta del mondo
La maggior parte delle cronache trattano la storia dell’arrampicata dell’Everest, questa è la vicenda mai raccontata di tutto ciò che è accaduto prima
Craig Storti
è fondatore e codirettore di Communicating Across Cultures, una società di formazione e consulenza per la comunicazione interculturale con sede a Washington DC. Ha scritto articoli per il «Washington Post», il «Los Angeles Times» e il «Chicago Tribune» ed è autore di sei libri. Dopo aver vissuto all’estero, si è stabilito nel Maryland.