«Un libro poetico con una generosità di spirito vincente, una rivelazione di orizzonti più ampi, in senso metaforico e reale. »
Sunday Times
««Un libro poetico con una generosità di spirito vincente, una rivelazione di orizzonti più ampi, in senso metaforico e reale». »
«Sunday Times»
««Uno degli scrittori più interessanti e irrequieti della sua generazione. Un suggestivo inno alla natura, profondamente sentita e osservata da vicino, e alla sua capacità di pacificare l’essere umano». »
«The Daily Mail»
«Un romanzo commovente e sottile per molti versi, intriso dell’amore per i piccoli piaceri della vita e dei rimpianti duraturi. È un libro che mette una donna al centro della scena senza condiscendenza. La vera meraviglia di questo romanzo è che in realtà si tratta di bontà. »
The Scotsman
««Questo romanzo, lirico e piano, conferma un astro nascente della letteratura». »
«The Times»
«Uno degli scrittori più interessanti e irrequieti della sua generazione. Un suggestivo inno alla natura, profondamente sentita e osservata da vicino, e alla sua capacità di pacificare l’essere umano.»
The Daily Mail
««Un gesto rivoluzionario, di questi tempi, aver scritto un libro così pieno di calore e gentilezza». »
Max Porter, autore di Il dolore è una cosa con le piume
«Un gesto rivoluzionario, di questi tempi, aver scritto un libro così pieno di calore e gentilezza.»
Max Porter, autore di Il dolore è una cosa con le piume
««Un romanzo commovente e sottile per molti versi, intriso dell’amore per i piccoli piaceri della vita e dei rimpianti duraturi. È un libro che mette una donna al centro della scena senza condiscendenza. La vera meraviglia di questo romanzo è che in realtà si tratta di bontà». »
«The Scotsman»
«Questo romanzo, lirico e piano, conferma un astro nascente della letteratura.»
«The Times»
Inghilterra, 1946. Nell’estate successiva alla conclusione della Seconda guerra mondiale, Robert, sedici anni, decide di trascorrere un periodo in piena libertà a contatto con la natura, prima di cominciare il lavoro in miniera cui è destinato.
Dopo qualche giorno di cammino, diretto al mare, si imbatte nel cottage di Dulcie, una donna già avanti con gli anni, eccentrica, colta, burbera, accogliente. In cambio di lavori al capanno nel suo giardino – un capanno usato in passato da una misteriosa artista – Dulcie gli offre ospitalità.
Quell'inattesa generosità segna l'inizio di un'amicizia improbabile ma saldissima, che cambierà il futuro già tracciato di entrambi. Al giovane Robert, le conversazioni con Dulcie apriranno un nuovo mondo, fatto di scambi sul cibo, sulla natura, sui viaggi e sull’importanza delle parole, soprattutto scritte. Presto, Robert si avvicina, come lui dice, «a essere me stesso e non la persona che fino ad allora avevo interpretato», mentre Dulcie prova a venire a patti con il suo passato, riscoprendo nuove ragioni di vita.
Con All'orizzonte Benjamin Myers si conferma uno degli autori più solidi della sua generazione, parlandoci del potere della natura per la costruzione della personalità, della forza dell’amicizia indipendentemente dall’età anagrafica, dell’importanza della letteratura, e dunque della lettura, per l’interpretazione del mondo.