La storia è fatta dai vincitori, è noto. Ma in molti casi i vincitori hanno dovuto prima fare i conti con spinte sovversive che ne mettevano in discussione il potere. A partire dalla nascita della democrazia ateniese sono emerse contro narrazioni, rivolte, visioni antagoniste della società estremamente radicali, il più delle volte animate da donne. In questo libro, si ripercorrono alcuni degli snodi cruciali della storia occidentale degli ultimi millenni. In primo luogo la rivolta delle società misteriche greche, le baccanti, legate al culto di Dioniso che – come testimonia Euripide nella sua tragedia – sono state un elemento cruciale di messa in discussione del potere. L’invenzione della democrazia - questa la tesi forte di Galli - non sarebbe stata altro che la risposta istituzionale da parte delle classi dominanti nei confronti di una rivolta altrimenti ingestibile. Stessa cosa con le consorterie segrete degli gnostici che prospettavano una visione duale della divinità, con un ruolo decisivo attribuito al principio femminile della creazione, decisamente antagonista a quella cristiana che si sarebbe poi imposta a partire dal IV secolo d.C. E infine la vicenda delle streghe, la cui repressione cruenta avrebbe impegnato le società patriarcali occidentali in un arco molto lungo di tempo, ma che alla fine avrebbe condotto alla nascita della democrazia moderna, come forma di recupero del conflitto sociale, di cui l’esistenza della stregoneria era il più estremo dei segnali.