«Credo che quest’opera di filosofia della mente sia di grandissima importanza» ha scritto Hilary Putnam a proposito di «Brainstorms». E Noam Chomsky: «Con tocco sicuro e una grande capacità di comprensione Dennett ha sottoposto ad analisi questioni che si pongono sulla frontiera dello studio scientifico della mente e del cervello – o forse già un po’ al di là di essa». Da parti ben distinte, dunque, questo libro è stato accolto come un passo decisivo in un’area dove oggi si svolge la ricerca più palpitante – la stessa che viene attraversata da Hofstadter nel suo «Gödel, Escher, Bach». Ma a tutto questo va aggiunto che, pur nel rigore della sua indagine, Dennett è riuscito a dare al suo libro una forma estremamente invitante, che «obbliga il lettore a pensare», come ha scritto Ned Block. «Brainstorms» è apparso per la prima volta nel 1978.